Ogni anno, a dicembre, gli aderenti dei fondi pensione devono ricordarsi di un adempimento che consente loro di ottenere un importante beneficio fiscale. Parliamo della comunicazione annuale dei contributi non dedotti fiscalmente, che va fatta entro il 31 dicembre di ogni anno per i contributi versati al fondo nell’anno precedente.
In questo articolo vedremo cosa succede ai contributi non dedotti poiché superano il limite massimo di deducibilità e scopriremo che questa esenzione fiscale non va persa definitivamente.
Vedremo poi, anche attraverso un esempio numerico, come funziona la comunicazione dei contributi non dedotti.
Scopriremo, infine, come funziona questa comunicazione per i lavoratori iscritti al Fondo Telemaco.
Cosa succede ai contributi al fondo pensione non dedotti?
I contributi versati al proprio fondo pensione possono essere dedotti fiscalmente fino al limite massimo di 5.164,57 euro annui. Si tratta di un beneficio fiscale che consente agli aderenti di trarre vantaggio dall’iscrizione al fondo fin dal primo anno di partecipazione.
Ma cosa accade se il totale dei contributi versati per se stessi, ed eventualmente per i familiari fiscalmente a carico, superano, nell’anno, il limite deducibile fiscalmente?
In questo caso, il beneficio fiscale non va perso in via definitiva, ma per la parte eccedente subisce soltanto un rinvio fino al momento della prestazione, cioè quando l’aderente riceverà la propria pensione integrativa.
Per ottenere questa deduzione futura, come vedremo, occorre comunicare annualmente al fondo pensione la quota di contributi non dedotti.
Ricordiamo, infine, che i contributi fiscalmente deducibili sono quelli versati:
- dal lavoratore, prelevati direttamente in busta paga;
- dal datore di lavoro, se si attiva la contribuzione di cui al punto precedente;
- dal lavoratore in via autonoma, i versamenti volontari per intenderci;
- in favore di un familiare fiscalmente a carico iscritto al fondo.
Occorre, infine, ricordare che sono esclusi i versamenti relativi al TFR, soggetti a una tassazione separata.
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Come funziona la comunicazione dei contributi non dedotti?
L’aderente, in caso di contributi eccedenti il limite annuale di deducibilità, deve comunicare al Fondo Pensione l’importo non dedotto.
La comunicazione deve essere fatta entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello del versamento.
Facciamo un esempio, per chiarire questo passaggio:
- il nostro aderente tipo ha versato nel corso del 2022 contributi pari a 7.000 euro;
- nella dichiarazione dei redditi 2023 (modello 730 o modello Unico) ha potuto dedurre dal reddito imponibile i contributi versati fino all’importo massimo di 5.164,57 euro;
- per i restanti 1.835,43 euro, al fine di ottenere l’esenzione delle imposte in sede di erogazione della prestazione, il nostro aderente deve fare una comunicazione al fondo pensione entro il 31 dicembre 2023;
- una volta ricevuta la comunicazione, il fondo ne terrà nota fino al momento della prestazione.
In fase di prestazione (pensione integrativa, anticipo o riscatto), infatti, la somma degli importi non dedotti in dichiarazione nel corso degli anni viene esclusa dal computo delle imposte applicate e l’aderente può fruire di questo risparmio fiscale posticipato.
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Come comunicare al Fondo Telemaco i contributi non dedotti
Come detto, gli iscritti al Fondo Telemaco hanno tempo fino al 31 dicembre di ogni anno per comunicare l’importo degli eventuali contributi non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi relativi all’anno precedente.
La comunicazione al Fondo Telemaco dei contributi non dedotti è un’operazione molto semplice, poiché si fa online accedendo all’Area riservata, cliccando sulla voce “Versamento Aggiuntivo” e inserendo nella sezione “Contributi versati e non dedotti per gli anni precedenti” i dati relativi all’importo non dedotto nell’anno di riferimento.
Inoltre, la comunicazione può essere effettuata anche dall’App ufficiale del Fondo, disponibile per device Android e Apple. Per farlo, basta accedere con le credenziali usate per entrare nell’Area Riservata, aprire il menu laterale e cliccare su “Contributi”, quindi andare sulla voce “Non dedotti” e cliccare su “Dichiara contributi non dedotti”.
Dunque, basta ricordare di fare questa procedura prima che l’anno si chiuda, magari concordando con il proprio commercialista di inserire questo adempimento nel proprio scadenziario fiscale.
Attenzione! Nel caso in cui il diritto alla prestazione pensionistica sia maturato prima del 31 dicembre, la comunicazione deve essere inserita prima di fare richiesta della prestazione.
Ricordiamo che questa comunicazione è fondamentale per consentire al Fondo di determinare con precisione l’importo delle imposte da applicare al momento dell’erogazione delle prestazioni, evitando in questo modo di tassare importi che sarebbero esenti.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.